C'è una sottile linea che collega questi luoghi. è una linea fatta di emozioni, di sentimenti, di scoperte e conferme.
Sono stati giorni intensissimi e passati troppo velocemente. Ma c'è anche la sensazione di aver costruito qualcosa, o forse, più semplicemente, aver osservato crescere qualcos'altro. è la sensazione di aver fatto un passo indietro e finalmente riposato da...tutto il resto.
E mentre i km, tanti, passavano sotto le gomme dell'auto ed i discorsi si mescolavano, ritornavano in superficie per poi riaffondare lenti, lì, in quei paesaggi per la prima volta attraversati sentivo una tranquillità sconosciuta. e mi piace, un sacco.
giovedì, aprile 27
venerdì, aprile 21
mercoledì, aprile 19
Pollo con le Mani
martedì, aprile 18
La mitica brandina
Terrazza
La terrazza la vedo come una zona franca, uno spazio di confine. Un pezzo di tetto strappato dalle tegole e regalato allo scalpiccio umano.
Siamo troppo abituati ad avere sei pareti intorno a noi, siamo troppo abituati a non sentire il vento sulla pelle, a osservare la vita che non sia quella umana. Viviamo in case che sì, sicuramente sono calde ed accoglienti, ma sono anche bocce di cristallo dalle quale usciamo solo se necessario.
Diciamo:"ci troviamo fuori stasera?" "Usciamo?", come se realmente ci fosse un reale divario tra casa e non casa. La terrazza invece spezza questo confine, è l'ora d'aria, è cominciare a liberarsi, togliendo una delle pareti, rimandendo con 5.
è desiderio di insicurezze, di benedette insicurezze che ci cancellino quel mondo di illusioni, di grandi progetti, di "cosa farai della tua vita dopo?", di paura di perdere ciò che si ha, di accontentarsi.
Oramai con illuminazione artificiale, condizionatori e simila non abbiamo nemmeno più bisogno delle finestre. In Giappone una casa senza finestre è assolutamente accettabile per un giovane studente universitario. Chi ha le finestre le usa per vedere se fuori piove, ci mette le tende per non mostrare cosa c'è dentro la casa, le apre per chiudere ed aprire i balconi: retaggio antico, oramai ci sono le tapparelle elettriche o il vetro camera. Una terrazza non ha finestre, la natura non ha finestre. Le tane degli animali sono rifugi necessari, non abitazioni.
Sorrido pensando ai libri per bambini, ai personaggi di quei libri, uno su tutti l'orsetto giallo Winnie the Pooh: lì gli animali, anzi i pupazzi di animali, vivono in abitazioni scavate nel tronco degli alberi, ed hanno piccole finestrelle.
Per questo la terrazza mi piace. Non ci sono finestre, si usano le piante anzichè le tende, si sente il vento addosso anzichè il flusso rumoroso di un condizionatore. Se fa caldo si suda, se si ha freddo ci si copre.
Siamo troppo abituati ad avere sei pareti intorno a noi, siamo troppo abituati a non sentire il vento sulla pelle, a osservare la vita che non sia quella umana. Viviamo in case che sì, sicuramente sono calde ed accoglienti, ma sono anche bocce di cristallo dalle quale usciamo solo se necessario.
Diciamo:"ci troviamo fuori stasera?" "Usciamo?", come se realmente ci fosse un reale divario tra casa e non casa. La terrazza invece spezza questo confine, è l'ora d'aria, è cominciare a liberarsi, togliendo una delle pareti, rimandendo con 5.
è desiderio di insicurezze, di benedette insicurezze che ci cancellino quel mondo di illusioni, di grandi progetti, di "cosa farai della tua vita dopo?", di paura di perdere ciò che si ha, di accontentarsi.
Oramai con illuminazione artificiale, condizionatori e simila non abbiamo nemmeno più bisogno delle finestre. In Giappone una casa senza finestre è assolutamente accettabile per un giovane studente universitario. Chi ha le finestre le usa per vedere se fuori piove, ci mette le tende per non mostrare cosa c'è dentro la casa, le apre per chiudere ed aprire i balconi: retaggio antico, oramai ci sono le tapparelle elettriche o il vetro camera. Una terrazza non ha finestre, la natura non ha finestre. Le tane degli animali sono rifugi necessari, non abitazioni.
Sorrido pensando ai libri per bambini, ai personaggi di quei libri, uno su tutti l'orsetto giallo Winnie the Pooh: lì gli animali, anzi i pupazzi di animali, vivono in abitazioni scavate nel tronco degli alberi, ed hanno piccole finestrelle.
Per questo la terrazza mi piace. Non ci sono finestre, si usano le piante anzichè le tende, si sente il vento addosso anzichè il flusso rumoroso di un condizionatore. Se fa caldo si suda, se si ha freddo ci si copre.
Blog Gemello
é nato oggi, ma in realtà è il fratellino del blog più immediato da leggere: http://spaces.msn.com/StatuaSommersa
Il perchè è presto detto: msn spaces, per un problema di browser non mi permette di postare fotografie, e dato che la comunicazione non è mai solo verbale, ma anche immaginifica, sensoriale, il bisogno di mostrare certe idee piuttosto che solamente descriverle a caratteri tipografici si era fatto troppo impellente.
Da qui nasce questo blog. sicuramente meno "nobile" e "spontaneo", ma non meno vero. cercherò, come con splinter, di postare su entrambe le pagine gli scarsi messaggi che scrivo, non posso promettere che ci riuscirò, anzi.
Baci e Abbracci
Alvise
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