lunedì, ottobre 23

Si è già detto tanto e non possono audaci parole nutrire illusioni e l’inverno che bussa alla porta l’ospite reduce da un lungo viaggio sguardi famelici implorano un piccolo assaggio di vita altrui Prima dell’alba potrebbero sorprenderci rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi sulle rive di Morfeo ci stanno accerchiando ed avanzano con passo accorto come belve in agguato Fuggi Romeo il tempo è tiranno non è d’usignolo ma di allodola il canto sguardi voraci si avventano sul fiero pasto senza decenza Prima dell’alba potrebbero sorprenderci rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi Prima dell’alba potrebbero sorprenderci rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi sulle rive di Morfeo

Carmen Consoli Posted by Picasa

lunedì, ottobre 16

Lo scrivo per te. che sei lì, sola in un angolo di vita che ti opprime, che ti soffoca ancora prima di ucciderti. Te lo scrivo perchè sento la tua vita spegnersi, e rimango in silenzio, immobile, colpevole di non avere la forza di vincere il tuo nemico. Te lo scrivo perchè tu possa leggerlo ogni volta che vorrai, possa sapere che lo grido al mondo, possa sapere che, quando qualcuno ti volterà le spalle, ti basterà indicarmi con un dito, e capirà che non è come noi.
Mi fai vedere cos'è la vita davvero, quanto conti l'amore, e come non lo debba sprecare con persone che non lo meritano. Mi aiuti, senza saperlo, nell'ennesima volta in cui me la prendo in culo, nell'ennesima volta in cui una persona non si dimostra all'altezza. Il tuo dolore annulla il mio, il tuo destino mi fa vedere davvero cosa è prezioso.
E mi viene voglia, in quei momenti, di buttare via i soldi, i successi, le parole con le quali riempio le giornate. Mi viene voglia di strappare il cuore e gettarlo via perchè qualcuno ci passi sopra e, nei giorni, dimenticarlo, come devo dimenticare chi mi fa soffrire. Ascolto le tue parole e sorrido, alla sfiga, al dolore che ci porteremo in petto per qualcosa di cui, come al solito, non siamo colpevoli.
Mi dici che le avrei dato la luna, è vero, forse di più. Mi dici che sbaglio a dedicare la mia vita alla felicità di un'altra. Ma lo faccio, anche con te. ma tu la meriti intensamente di più, e nessuno potrà mai dartela completamente. E se in un solo momento ruberò al male che ti possiede un momento di gioia, beh, quello vale più di mille sorrisi che ho regalato a chi mi fa e ha fatto soffrire. Perchè, come mi hai detto tu non siamo come loro. c'è un mare che ci separa, c'è una luce che in loro non brilla, c'è un'energia che ci condanna a non poterli capire quando ci deludono, quando deliberatamente ci fanno soffrire. è ciò per cui per quanto desiderino la luna, non avranno altro che polvere negli occhi. e poi, quando si troveranno senza nulla che lacrime e qualche ricordo, guarderanno in alto e magari sapranno cosa hanno perduto.
No, non ne valeva la pena, è stata la fortuna a mettermi in mano ciò di cui avevo bisogno per liberarmi del dolore che voleva farmi. e quando leggerai mi dirai, magari in una telefonata arrabbiata, che non è fortuna, è Karma, e che il Karma è il risultato delle tue azioni, e che tu, sì, mi dirai TU sei il mio buon Karma, e che devo tenerti stretta perchè tu sei ciò che mi renderà felice. Sì, forse sì, non ci credo più tanto al Karma, non ci credo più tanto che rendere felice una persona porti a qualcos'altro di altrettanto bello. e non per questo ti lascio andare.
Il problema è che sei mesi con una persona ed è un libro aperto per me, e conosco già i suoi pensieri, conosco già il "sentirsi tradita" o il "siamo liberi". Immagino già l'espressione del viso, i pensieri. Mi rimproveri se mi dispiace, ma non posso fare a meno di sentirmi in colpa anche io, anche solo per quell'istante di dolore provocato. Desidero il bene di una persona, e la abbandono con un istante di dolore. Avevo bisogno delle tue parole, e me le hai date, avevo bisogno che tu guardassi dove io non posso vedere, e mi raccontassi cosa vedevi. Le ricordo perfettamente, sono incise nella mia memoria: "in quel caso non si cerca contemporaneamente l'altra persona, in quel caso si prende il coraggio, come faremmo noi, e gli se lo dice in faccia, non si gioca con i sentimenti, e si rinuncia a quello che potresti dargli". è così facile da dire, è così difficile che pochi lo fanno, ancora meno lo pensano davvero. In quel momento, in quella stanza, nei tuoi occhi quelle parole raccontavano un dolore che non posso dimenticare. L'amore è un bene prezioso, ed è così strano che solo noi ne sentiamo il calore.
Però mi accorgo, e ti accorgi, che non parlo di te, parlo di lei. Ma è per dirti quanto vali, e quanto devi tenere duro, e quanto la tua vita possa essere felice, possa essere speciale se solo lo volessi. E che ti resterò accanto, qualunque scelta tu voglia fare, e che porterò fiori freschi, ogni volta che potrò, non importa dove, se su di una tomba o si di un vaso in salotto. perchè tu mi dai il dono più grande che possa sperare, la certezza che persone come noi esistono, e che si trovano. Basta solo brillare abbastanza, basta solo dimenticare e perdonare chi ci fa soffrire, e cercare, magari nei pensieri più inusitati, magari accanto a se.
Resta con me, con noi, non spegnere quella luce, non ti deluderò, e ti proteggerò.

lunedì, ottobre 9

Per Arte, Per Arte Si Muore

Sull'altro blog ho ricopiato quello che ha scritto qualcun'altro. Ma l'ho fatto qualcosa che sembra molto tempo fa, perchè in questo lasso, in questi minuti, forse un'ora, ho letto, ho cercato, ho passato tante pagine, ho aperto un'enciclopedia, poi un'altra. Sono passato da gli orrori dell'ice pick della lobotomia "lampo" dello Psicologo Freeman al suo scritto, Dio è Morto, con il quale è comparsa per farsi esaminare all'esame di liceo. Ho letto e osservato questa donna che non conoscevo fino ad un'ora fa, l'ho trovata neppure so come. Se volessi ritrovare, seguire all'indietro il filo sottile di pagine che mi ha portato a leggere la sua storia rischierei di perdermi. Mi è piombata addosso, e non mi abbandona ancora, vorrei non mi abbandonasse mai. Non mi abbandona perchè il martirio è facile leggerlo sui libri che parlano di Storia, di torture avvenute 300 anni fa. Ma così.. cazzo, non è facile.


Vorrei svegliarmi ogni giorno della mia vita e sentire, sì sentire quel calore che mi avvinghia le viscere adesso, la sensazione di impotenza mentre leggo e penso alla tragedia sua e di migliaia di persone che l'hanno vissuta simile, peggiore forse, più lunga, più disperante.

Elettroshock, vasche gelide, inibitori, stupri.. è una donna che, non mi è difficile definire bellissima. La sua immagine mi ipnotizza. ed è una martire, una di quelle vere, che si trovano solo nelle favole, solo nelle menti degli scrittori che riversano odio sulla carta perchè tanto, lì, non può fare male a nessuno. Vorrei quasi che non fosse esistita, che non ci fosse una storia da raccontare che parla di una donna bellissima, di una donna che ha dimostrato, nella solitudine di una cella di manicomio, tra torture giornaliere senza scopo, ha dimostrato la sua energia di fronte alle vigliaccate che la volevano distrutta, ebete, brutta forse, sconfitta.
Perchè alla fine viene sconfitta, viene dimessa e va a lavorare come sguattera in un hotel di lusso, e la gente continua a seguirla, i giornali la fotografano mentre si muove, sconfitta, con una scopa in mano in un luogo dove prima, dieci anni fa, si ubriacava e prendeva medicine per controllare il peso.
Certo, se fosse finita così, ubriaca e ricca, non avrebbe la mia compassione. Sono un bel ipocrita, lo so. Ma è quello che le hanno fatto che la rende limpida ai miei occhi, è la tortura che trasforma il martire. e lei di tortura ne ha subita ogni giorno della sua prigionia, ogni giorno. Era una comunista forse, chi lo sa. parlare di comunisti in america è ridicolo, ma è il Maccartismo, è la vittima sacrificale. L'america deve vederla sconfitta perchè comunista e chissà quante sue sorelle sono morte, in URSS, per la stessa ragione, per aver rifiutato l'abiura, magari per aver detto NO a quella violenza gratuita, perchè è tutta una questione di essere ostinati, di vedere nel proprio rifiuto il riscatto alle violenze, agli abusi, alle torture. Grazie Frances, grazie perchè pensando a te penso a chi è nella tua situazione adesso, e spero che tra un pò di anni ci sia qualcuno che, come me, ne parlerà così. Posted by Picasa