martedì, settembre 26

come ti vedi..che ne so.. tra 20 anni?
mi accorgo che le persone intorno a me non ci pensano, non lo sanno, non si riconoscono magari nella persona che saranno tra ventanni, a quarantatrenni per me, un pò meno per altri.
però, cazzo, io ci penso. Certo non penso ai dettagli, ma una direzione ce l'ho, mi piace un mondo quello che faccio, voglio arrivare al top e ci dedico tutte le mie energie.
E se c'è una cosa che mi dispiace è che non ne conosco intorno a me di persone che fanno questo discorso, e quindi la domanda sorge spontanea: ma che cazzo succede?
siamo davvero la generazione dei laureati che "sì ma al lavoro ci penso dopo", del "intanto mi godo la vita"? dovrò cominciare a credere nei giornali...
persone di cui ho stima e cui voglio bene perdono il momento in cui si possono davvero affinare le proprie armi per la vita. Non dico avere un binomio vita-lavoro come il mio, ma comunque, dove saranno tra 20 anni? in un ufficio a passare carte, ad incazzarsi con se stessi per il mutuo da pagare e le spese da sostenere, a pensare alla gioventù nella quale non facevano un cazzo, andavano a baretti e facevano finta di studiare?
mah...

lunedì, settembre 18

Finalmente

La stampa araba insiste con la condanna e la richiesta di scuse, mettendo il guardia dal pericolo di un ''conflitto tra le due piu' grandi religioni monoteiste del mondo'', come scrive il qairota al Sharq. Mentre il saudita al Yom afferma che le idee espresse dal Papa sono ''nel quadro di una corrente di pensiero in accordo totale con le idee dell'estrema destra degli Stati Uniti sul conflitto tra civilta'. Questa ideologia fa rullare i tamburi di guerra''. L' ''errore del Papa equivale a mille'', titola il panarabo Asharq al Awsat, mentre al Hayat mette in guardia che se ''le accuse dell'Occidente non dovessero smettere, il fossato si fara' ancora piu' profondo, le operazioni terroristiche continueranno, e la lotta all'estremismo fallira'... la collera musulmana e' come un fuoco impetuoso capace di distruggere tutto''

Leggete attentamente le righe qui sopra. Attentamente. Era quello che si aspettava da molto.
Un'ammissione di scontro tra civiltà, un'ammissione di Conflitto tra Religioni.

Quanto, quanto aspettiamo prima di parlare di questo seriamente? è paradossale: siamo di fronte ad un problema risolvibile a chiacchere e non si fa nulla. Per tutti gli altri problemi risolvibili a fatti..solo chiacchere.

domenica, settembre 17

Sei durata quanto?
qualche mese? è bastato per immaginarti un'altra persona, una persona completamente diversa da quella che sei in realtà, e che ora ti dimostri.
Niente da fare, torno al punto di partenza. me lo sono meritato, non c'è che dire.
Adoro la pioggia. ed in questo momento stà piovendo.

Quindi verrebbe da dire che adoro questo momento. Sì, forse. diciamo che può essere.

E quindi il fatto che mi senta di merda su tutto il resto lascia presuppore che alla fine uno spiraglio ci sia.

Mah. intanto piove. Posted by Picasa

sabato, settembre 16

mi si è fritto l'hard disk. Non quello sul computer. Quello portatile. Da tasca insomma. Sempre che voi siate canguri. La cosa buffa è che non lo accendo da un mese. chiamo il soccorso, insomma il tecnico.

A: Ciao, senti... mi si è rotto l'hard disk
Tecnico: Ah ciao, quale hard disk
A: quello portatile
T: Ma non hai un fisso?
A: sì, ma questo è portatile
T: Ah
A: sì, senti... non è che potresti...
T: [gelido] ...è sabato
A: eh sì... però
T: no
A: lunedì
T: vediamo
A: un'ultima cosa..
T: dimmi
A: senti... gli Hard disk...scadono?
T: ...a lunedì

Adesso la cosa buffa è che ho aperto l'hard disk per fare un backup di quello che ho sul computer. ho la netta sensazione che il mio computer non aspetti altro che bloccarsi, facendomi perdere di nuovo tutti i dati. ah ah... già

...aiuto?
non vedo l'ora di essere a Milano...

venerdì, settembre 15

non ho dormito un cazzo. nel contempo non mi sono neanche mosso da Venezia, quindi i conti sembrano tornare. Fuori Piove. Dentro Piove.
Il casino che si riesce a fare al telefono è nulla in confronto a quello che mia madre riesce a fare al telefono.

Ho come una sottile invidia nei confronti dei cowboy. E non solo perchè si chiamavano ragazzi-mucca. Li invidio perchè erano uomini che prendevano, montavano una casa, prendevano una mandria e passavano la vita lì. a non fare un cazzo. il massimo c'erano i banditi. Ma ai banditi spari, fa parte del pacchetto vacanze. E gli indiani. Ma non sono razzista.

Penso in una mia reincarnazione fossi un cowboy. e mentre me ne stavo nel fango a spingere un maiale nel recinto sognavo di reincarnarmi in un ragazzo in una città, con tutte le comodità a portata di mano, con una macchina e chissà che altro. Ah sì. un computer.
Io odio il mio computer. Nella mia classifica delle perdite di tempo è in testa, da sempre.
Al secondo posto c'è il tempo speso per spostarsi da un posto all'altro. che ne so, dal letto al computer. Al terzo posto il tempo aspettando che si accendesse, o che si sbloccasse durante uno dei suoi frequenti momenti di mona. Di solito aspetto che riparta premendo tasti della tastiera a caso. e cliccando. su tutto quello che vedo. è come se tu fossi impegnato in qualcosa che assorbe tutta la tua attenzione, lo stai per finire ma non puoi mai perchè il deficiente cui devi fare questo lavoro ti importuna con continue domande.

come macchina volevo la 320D, adesso la Prius. No, in realtà ho scoperto un sottile collegamento:

Prius: Alvise con relazione stabile, lavoratore, sicuro.
BMW 320D: Alvise senza relazione stabile, non lavoratore, depresso.

Alla fine prenderò entrambe, così alterno i giorni invece di trovarmi con una macchina che non mi riflette.

eh già.. che problemoni. La reincarnazione è pubblicità diseducativa.
ho l'inspiegabile desiderio di correre fuori nella pioggia battente, strapparmi le vesti ed urlare a squarcia gola: NON STA PIOVENDO, NON STA PIOVENDO.

penso che nella prossima mia vita sarò un cerotto dermostatico. In Afghanistan.

giovedì, settembre 14

Ventitrè anni e non sono ancora morto.
Dovrei.
Primi 3 minuti di allenamento. Sono nel garage ad aspettare, ma gli altri sono già cambiati di sopra a tirare. Vorrà dire che rinuncerò al riscaldamento.

Primi 10 minuti di allenamento. Mi cambio. La velocità con cui si muovono le mie membra è surreale. Mi ricordo di un movimento così solo in coda,immobile, collassato, con la cioccolata che bolliva, dimenticata, sul cruscotto, i miraggi sul sedile posteriore e i passeggeri della macchina vicina che bussano sul mio vetro. Apro una fessura del vetro. Mi aspetto sabbia sahariana che scenda sul sedile ma no. Mi guardano. Li guardo. Dico: "Coda..siamo in coda". Richiudo il finestrino.

Primi 20 metri di campo. La fastidiosa sensazione di avere un trapano da muro acceso nello stomaco si intensifica. Deve essere la milza. Non pensavo di avere ancora una milza. In quel momento farei volentieri a meno.

Primi 30 minuti di gioco. L'arcangelo Gabriele mi comunica che partorirò a breve. Una milza. Speravo fosse maschio. L'arcangelo Gabriele alza le spalle e scompare.

Primi 200 metri di campo. Penso che alla fine sono sempre stato curioso di sapere come potesse essere al di là. Spero solo di non reincarnarmi in una Gazzella. Lo odierei. Meglio un Fagiano. Non so ancora perchè.

Ultimi 20 Minuti di gioco. Fede spiega a me e Roy uno scherma per il 3 vs 3 continuato. Ho l'incontenibile desiderio di imparare a fare una ballerina con gli origami. O anche un cigno. Lo schema penso consistesse nel correre dall'altra parte, agitarsi in modo confuso, osservare la parabola della palla verso il canestro e allungare le mani verso di lei nel caso non entrasse. Penso di essere stato bravissimo.

Ultimi 10 minuti di gioco. Ho ricordi confusi di quei momenti. Penso qualcuno mi abbia chiesto il significato di "caducità". Però era una voce fuori campo, e non avevo i sottotitoli. Sotto il punto di vista cestistico sudavo parecchio.

Ultimi 3 minuti di gioco. Ho la sensazione che anche la Gazzella possa andare bene. Il migliore sarebbe in assoluto il maiale.

Ultimo minuto di gioco. Ventitrè anni..sono tanti, possono bastare. Ma soprattutto: simone che ne ha il doppio... come fa?

Doccia. La sensazione di gelo e calore immenso si alterna costantemente. è come essere una lattina che passa dalla borsa del ghiaccio al barbeque.

20 minuti dopo l'allenamento. Continuo a sudare.

Non leggere questo blog.

Leggi il prossimo.che ci stai a fare qui?eppure la gente passa.. bah. Magari un giorno gli permetto di commentare. oggi no.

oggi allenamento. da un sacco di tempo. ma proprio un sacco.
e rivedi gente che non vedevi da un botto. e non la saluti: naturale direte.
mica tanto dico. ma è la vita,e i Muse confermano.

Change,
everything you are
and everything you were
your number has been called
fights, battles have begun
revenge will surely come
your hard times are ahead

best,
you've got to be the best
you've got to change the world
and you use this chance to be heard
your time is now

change,
everything you are
and everything you were
your number has been called
fights and battles have begun
revenge will surely come
your hard times are ahead

best,
you've got to be the best
you've got to change the world
and you use this chance to be heard
your time is now

don't,
let yourself down
don't let yourself go
your last chance has arrived

best,
you've got to be the best
you've got to change the world
and you use this chance to be heard
your time is now

Muse - Butterflies And Hurricanes

e ti senti all'improvviso che i luoghi parlano, confermano raccontano e non stanno mai zitti.
e ti accorgi forse che si cresce e non si può impedirlo. Lo vedo nei volti delle persone che mi circondano. lo vedo perchè se sovrappongo una foto adesso e prima vedo il movimento. E ancora non so come fermarlo stò cazzo di movimento. Perchè prima si era amici e ora compagni di basket? perchè prima il Torino ed ora cocci, sparsi per terra, che dà fastidio calpestarli, che stridono al mio passaggio? Perchè prima si era... ed ora...

non che parli con nostalgia. Non che si stesse meglio quando si stava peggio. No no. Rovescia l'immagine, è come muovere un quadro, o spostare uno specchio e fermarsi ancora a fissare il muro pallido e sorridere di quanto si è stupidi e intanto ascoltare quello che le luci, i tavoli, gli scaloni hanno da dirti. Di come ti sorridano beffardi dicendoti: "Io son quello di prima.. e tu?"

No no non va bene così, non va un cazzo di bene. Perchè se tutto cambia così nello spazio di un anno cosa ci stò a fare i programmi con Lei? cosa mi aspetto dalle persone che ora mi circondano, che ora cerco?

"Io son quello di prima... e tu?" e vorrei che il ghiaccio congelasse tutto e non facesse muovere nulla. Meglio così, anche se è in Spagna, che avere altre pietre, altri alberi e cartelli che mi dicono: "Io non cambio mai. e tu?"

Non leggere queste righe, non dicono nulla, non vedi? Son solo farneticazioni che senza musica non vogliono dire nulla. Senza colonna sonora non si capisce...