domenica, dicembre 17

Visioni

Tornando ieri sera, sulle scale di casa, ho avuto un momento in cui mi sono seduto, e ho ripensato a te. per quanto strano possa apparire, per quanto assurdo e colpevole possa essere, sei ancora dentro di me. Non a parole, a ricordi, o semplicemente nei gesti che mi ricordano di te. No, sei dentro la mia anima, ne hai lasciato un germe che col tempo cresce, e non so se sia lì a soffocarmi o a rendermi più forte, c'è, e devo conviverci.

Concentrandomi sul tuo viso ho notato che stà scomparendo, lentamente come tutti gli altri, perchè la mia mente non sembra fatta per ricordare , ma solo per elaborare, all'infinito, idee distanti tra di loro. Non c'è colpevolezza in questo, e sebbene provi a trovarla si nasconde così abilmente che il mio dimenticare non riesco a sentirlo sbagliato. Tu vivi in me, ora, e potranno le mie gambe percorrere migliaia di passi, potranno i miei occhi essere accecati da tutti i colori del mondo, tu sai immobile ed accanto a me, dormiente, finalmente tranquilla, perchè sei parte di me, come non lo è mai stato nessuno nella mia vita, e non potrà più esserlo.

lunedì, dicembre 4

Eva Cassidy

I am a poor wayfaring stranger While journeying through this world of woe; And there’s no sickness, toil nor danger In that bright world to which I go. I’m going there to see my Father, I’m going there no more to roam; I’m only go-going over Jordan, I’m only go-going over home. I know dark clouds will gather 'round me, I know my way is rough and steep; And beautiful fields lie just before me, Where God’s redeemed there vigils keep. I’m going there to see my Father, I’m going there no more to roam; I’m only go-going over Jordan, I’m only go-going over home. I’m going there to see my mother, I’m going there no more to roam; I’m only go-going over Jordan, I’m only go-going over home. I want to wear that crown of glory, When I get home to that good land; Well I want to shout salvation’s story, In concert with ohh the blood-washed band, I’m going there to see my Saviour, I’m going there no more to roam; I’m only go-going over Jordan, I’m only go-going over home. Well I’m only go-going over home. Yeah only go-going over home. Posted by Picasa

Ventre

Immergo la penna
nel tuo ventre fecondo

c'è il mio seme
nel tuo letto
tra le dita

sono mie le labbra
che sfiori
la notte nello specchio

respiro il tuo sospiro

domenica, dicembre 3

Lampreda

succhio
- avida lampreda -
il mio dolore
concedo al male
di pervadere
le vene,
veleno fecondo,
è nel suo sangue
seccato al sole
che Dio urla isterico
le sue paure.

venerdì, dicembre 1

mercoledì, novembre 22

Khakassia

è successo un poco di tempo fa. troppo poco tempo per dimenticarsene, forse. Magari domani te ne parlerò, e vedremo come reagirai. Il tuo desiderio di viaggiare, il tuo voler vivere in un faro è affascinante, ma nei miei passi timidi nella tua mente mi muovo lento, e non raccolgo conclusioni. chissà, magari andremo a vedere i monoliti, e respirare aria di pianura/oceano. e allora lo incontreremo, mentre sarà tornato a casa, e potrò di nuovo vedere i suoi movimenti alieni, il suo camminare da marinaio che ha sempre navigato a cavallo per distese che paiono infinite. vedremo un'erba gialla e spinosa che avvolge pietre che sono state messe lì, migliaia di anni fa da antenati dei popoli che ancora vi abitano. Ascolteremo una lingua che parlano 70000 persone e basta, e forse una volta arrivati lì, o in thailandia non ci saranno dubbi che affollano la mia mente, non ci saranno pensieri di ieri a coprire la mia mente oggi.

lunedì, ottobre 23

Si è già detto tanto e non possono audaci parole nutrire illusioni e l’inverno che bussa alla porta l’ospite reduce da un lungo viaggio sguardi famelici implorano un piccolo assaggio di vita altrui Prima dell’alba potrebbero sorprenderci rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi sulle rive di Morfeo ci stanno accerchiando ed avanzano con passo accorto come belve in agguato Fuggi Romeo il tempo è tiranno non è d’usignolo ma di allodola il canto sguardi voraci si avventano sul fiero pasto senza decenza Prima dell’alba potrebbero sorprenderci rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi Prima dell’alba potrebbero sorprenderci rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi sulle rive di Morfeo

Carmen Consoli Posted by Picasa

lunedì, ottobre 16

Lo scrivo per te. che sei lì, sola in un angolo di vita che ti opprime, che ti soffoca ancora prima di ucciderti. Te lo scrivo perchè sento la tua vita spegnersi, e rimango in silenzio, immobile, colpevole di non avere la forza di vincere il tuo nemico. Te lo scrivo perchè tu possa leggerlo ogni volta che vorrai, possa sapere che lo grido al mondo, possa sapere che, quando qualcuno ti volterà le spalle, ti basterà indicarmi con un dito, e capirà che non è come noi.
Mi fai vedere cos'è la vita davvero, quanto conti l'amore, e come non lo debba sprecare con persone che non lo meritano. Mi aiuti, senza saperlo, nell'ennesima volta in cui me la prendo in culo, nell'ennesima volta in cui una persona non si dimostra all'altezza. Il tuo dolore annulla il mio, il tuo destino mi fa vedere davvero cosa è prezioso.
E mi viene voglia, in quei momenti, di buttare via i soldi, i successi, le parole con le quali riempio le giornate. Mi viene voglia di strappare il cuore e gettarlo via perchè qualcuno ci passi sopra e, nei giorni, dimenticarlo, come devo dimenticare chi mi fa soffrire. Ascolto le tue parole e sorrido, alla sfiga, al dolore che ci porteremo in petto per qualcosa di cui, come al solito, non siamo colpevoli.
Mi dici che le avrei dato la luna, è vero, forse di più. Mi dici che sbaglio a dedicare la mia vita alla felicità di un'altra. Ma lo faccio, anche con te. ma tu la meriti intensamente di più, e nessuno potrà mai dartela completamente. E se in un solo momento ruberò al male che ti possiede un momento di gioia, beh, quello vale più di mille sorrisi che ho regalato a chi mi fa e ha fatto soffrire. Perchè, come mi hai detto tu non siamo come loro. c'è un mare che ci separa, c'è una luce che in loro non brilla, c'è un'energia che ci condanna a non poterli capire quando ci deludono, quando deliberatamente ci fanno soffrire. è ciò per cui per quanto desiderino la luna, non avranno altro che polvere negli occhi. e poi, quando si troveranno senza nulla che lacrime e qualche ricordo, guarderanno in alto e magari sapranno cosa hanno perduto.
No, non ne valeva la pena, è stata la fortuna a mettermi in mano ciò di cui avevo bisogno per liberarmi del dolore che voleva farmi. e quando leggerai mi dirai, magari in una telefonata arrabbiata, che non è fortuna, è Karma, e che il Karma è il risultato delle tue azioni, e che tu, sì, mi dirai TU sei il mio buon Karma, e che devo tenerti stretta perchè tu sei ciò che mi renderà felice. Sì, forse sì, non ci credo più tanto al Karma, non ci credo più tanto che rendere felice una persona porti a qualcos'altro di altrettanto bello. e non per questo ti lascio andare.
Il problema è che sei mesi con una persona ed è un libro aperto per me, e conosco già i suoi pensieri, conosco già il "sentirsi tradita" o il "siamo liberi". Immagino già l'espressione del viso, i pensieri. Mi rimproveri se mi dispiace, ma non posso fare a meno di sentirmi in colpa anche io, anche solo per quell'istante di dolore provocato. Desidero il bene di una persona, e la abbandono con un istante di dolore. Avevo bisogno delle tue parole, e me le hai date, avevo bisogno che tu guardassi dove io non posso vedere, e mi raccontassi cosa vedevi. Le ricordo perfettamente, sono incise nella mia memoria: "in quel caso non si cerca contemporaneamente l'altra persona, in quel caso si prende il coraggio, come faremmo noi, e gli se lo dice in faccia, non si gioca con i sentimenti, e si rinuncia a quello che potresti dargli". è così facile da dire, è così difficile che pochi lo fanno, ancora meno lo pensano davvero. In quel momento, in quella stanza, nei tuoi occhi quelle parole raccontavano un dolore che non posso dimenticare. L'amore è un bene prezioso, ed è così strano che solo noi ne sentiamo il calore.
Però mi accorgo, e ti accorgi, che non parlo di te, parlo di lei. Ma è per dirti quanto vali, e quanto devi tenere duro, e quanto la tua vita possa essere felice, possa essere speciale se solo lo volessi. E che ti resterò accanto, qualunque scelta tu voglia fare, e che porterò fiori freschi, ogni volta che potrò, non importa dove, se su di una tomba o si di un vaso in salotto. perchè tu mi dai il dono più grande che possa sperare, la certezza che persone come noi esistono, e che si trovano. Basta solo brillare abbastanza, basta solo dimenticare e perdonare chi ci fa soffrire, e cercare, magari nei pensieri più inusitati, magari accanto a se.
Resta con me, con noi, non spegnere quella luce, non ti deluderò, e ti proteggerò.

lunedì, ottobre 9

Per Arte, Per Arte Si Muore

Sull'altro blog ho ricopiato quello che ha scritto qualcun'altro. Ma l'ho fatto qualcosa che sembra molto tempo fa, perchè in questo lasso, in questi minuti, forse un'ora, ho letto, ho cercato, ho passato tante pagine, ho aperto un'enciclopedia, poi un'altra. Sono passato da gli orrori dell'ice pick della lobotomia "lampo" dello Psicologo Freeman al suo scritto, Dio è Morto, con il quale è comparsa per farsi esaminare all'esame di liceo. Ho letto e osservato questa donna che non conoscevo fino ad un'ora fa, l'ho trovata neppure so come. Se volessi ritrovare, seguire all'indietro il filo sottile di pagine che mi ha portato a leggere la sua storia rischierei di perdermi. Mi è piombata addosso, e non mi abbandona ancora, vorrei non mi abbandonasse mai. Non mi abbandona perchè il martirio è facile leggerlo sui libri che parlano di Storia, di torture avvenute 300 anni fa. Ma così.. cazzo, non è facile.


Vorrei svegliarmi ogni giorno della mia vita e sentire, sì sentire quel calore che mi avvinghia le viscere adesso, la sensazione di impotenza mentre leggo e penso alla tragedia sua e di migliaia di persone che l'hanno vissuta simile, peggiore forse, più lunga, più disperante.

Elettroshock, vasche gelide, inibitori, stupri.. è una donna che, non mi è difficile definire bellissima. La sua immagine mi ipnotizza. ed è una martire, una di quelle vere, che si trovano solo nelle favole, solo nelle menti degli scrittori che riversano odio sulla carta perchè tanto, lì, non può fare male a nessuno. Vorrei quasi che non fosse esistita, che non ci fosse una storia da raccontare che parla di una donna bellissima, di una donna che ha dimostrato, nella solitudine di una cella di manicomio, tra torture giornaliere senza scopo, ha dimostrato la sua energia di fronte alle vigliaccate che la volevano distrutta, ebete, brutta forse, sconfitta.
Perchè alla fine viene sconfitta, viene dimessa e va a lavorare come sguattera in un hotel di lusso, e la gente continua a seguirla, i giornali la fotografano mentre si muove, sconfitta, con una scopa in mano in un luogo dove prima, dieci anni fa, si ubriacava e prendeva medicine per controllare il peso.
Certo, se fosse finita così, ubriaca e ricca, non avrebbe la mia compassione. Sono un bel ipocrita, lo so. Ma è quello che le hanno fatto che la rende limpida ai miei occhi, è la tortura che trasforma il martire. e lei di tortura ne ha subita ogni giorno della sua prigionia, ogni giorno. Era una comunista forse, chi lo sa. parlare di comunisti in america è ridicolo, ma è il Maccartismo, è la vittima sacrificale. L'america deve vederla sconfitta perchè comunista e chissà quante sue sorelle sono morte, in URSS, per la stessa ragione, per aver rifiutato l'abiura, magari per aver detto NO a quella violenza gratuita, perchè è tutta una questione di essere ostinati, di vedere nel proprio rifiuto il riscatto alle violenze, agli abusi, alle torture. Grazie Frances, grazie perchè pensando a te penso a chi è nella tua situazione adesso, e spero che tra un pò di anni ci sia qualcuno che, come me, ne parlerà così. Posted by Picasa

martedì, settembre 26

come ti vedi..che ne so.. tra 20 anni?
mi accorgo che le persone intorno a me non ci pensano, non lo sanno, non si riconoscono magari nella persona che saranno tra ventanni, a quarantatrenni per me, un pò meno per altri.
però, cazzo, io ci penso. Certo non penso ai dettagli, ma una direzione ce l'ho, mi piace un mondo quello che faccio, voglio arrivare al top e ci dedico tutte le mie energie.
E se c'è una cosa che mi dispiace è che non ne conosco intorno a me di persone che fanno questo discorso, e quindi la domanda sorge spontanea: ma che cazzo succede?
siamo davvero la generazione dei laureati che "sì ma al lavoro ci penso dopo", del "intanto mi godo la vita"? dovrò cominciare a credere nei giornali...
persone di cui ho stima e cui voglio bene perdono il momento in cui si possono davvero affinare le proprie armi per la vita. Non dico avere un binomio vita-lavoro come il mio, ma comunque, dove saranno tra 20 anni? in un ufficio a passare carte, ad incazzarsi con se stessi per il mutuo da pagare e le spese da sostenere, a pensare alla gioventù nella quale non facevano un cazzo, andavano a baretti e facevano finta di studiare?
mah...

lunedì, settembre 18

Finalmente

La stampa araba insiste con la condanna e la richiesta di scuse, mettendo il guardia dal pericolo di un ''conflitto tra le due piu' grandi religioni monoteiste del mondo'', come scrive il qairota al Sharq. Mentre il saudita al Yom afferma che le idee espresse dal Papa sono ''nel quadro di una corrente di pensiero in accordo totale con le idee dell'estrema destra degli Stati Uniti sul conflitto tra civilta'. Questa ideologia fa rullare i tamburi di guerra''. L' ''errore del Papa equivale a mille'', titola il panarabo Asharq al Awsat, mentre al Hayat mette in guardia che se ''le accuse dell'Occidente non dovessero smettere, il fossato si fara' ancora piu' profondo, le operazioni terroristiche continueranno, e la lotta all'estremismo fallira'... la collera musulmana e' come un fuoco impetuoso capace di distruggere tutto''

Leggete attentamente le righe qui sopra. Attentamente. Era quello che si aspettava da molto.
Un'ammissione di scontro tra civiltà, un'ammissione di Conflitto tra Religioni.

Quanto, quanto aspettiamo prima di parlare di questo seriamente? è paradossale: siamo di fronte ad un problema risolvibile a chiacchere e non si fa nulla. Per tutti gli altri problemi risolvibili a fatti..solo chiacchere.

domenica, settembre 17

Sei durata quanto?
qualche mese? è bastato per immaginarti un'altra persona, una persona completamente diversa da quella che sei in realtà, e che ora ti dimostri.
Niente da fare, torno al punto di partenza. me lo sono meritato, non c'è che dire.
Adoro la pioggia. ed in questo momento stà piovendo.

Quindi verrebbe da dire che adoro questo momento. Sì, forse. diciamo che può essere.

E quindi il fatto che mi senta di merda su tutto il resto lascia presuppore che alla fine uno spiraglio ci sia.

Mah. intanto piove. Posted by Picasa

sabato, settembre 16

mi si è fritto l'hard disk. Non quello sul computer. Quello portatile. Da tasca insomma. Sempre che voi siate canguri. La cosa buffa è che non lo accendo da un mese. chiamo il soccorso, insomma il tecnico.

A: Ciao, senti... mi si è rotto l'hard disk
Tecnico: Ah ciao, quale hard disk
A: quello portatile
T: Ma non hai un fisso?
A: sì, ma questo è portatile
T: Ah
A: sì, senti... non è che potresti...
T: [gelido] ...è sabato
A: eh sì... però
T: no
A: lunedì
T: vediamo
A: un'ultima cosa..
T: dimmi
A: senti... gli Hard disk...scadono?
T: ...a lunedì

Adesso la cosa buffa è che ho aperto l'hard disk per fare un backup di quello che ho sul computer. ho la netta sensazione che il mio computer non aspetti altro che bloccarsi, facendomi perdere di nuovo tutti i dati. ah ah... già

...aiuto?
non vedo l'ora di essere a Milano...

venerdì, settembre 15

non ho dormito un cazzo. nel contempo non mi sono neanche mosso da Venezia, quindi i conti sembrano tornare. Fuori Piove. Dentro Piove.
Il casino che si riesce a fare al telefono è nulla in confronto a quello che mia madre riesce a fare al telefono.

Ho come una sottile invidia nei confronti dei cowboy. E non solo perchè si chiamavano ragazzi-mucca. Li invidio perchè erano uomini che prendevano, montavano una casa, prendevano una mandria e passavano la vita lì. a non fare un cazzo. il massimo c'erano i banditi. Ma ai banditi spari, fa parte del pacchetto vacanze. E gli indiani. Ma non sono razzista.

Penso in una mia reincarnazione fossi un cowboy. e mentre me ne stavo nel fango a spingere un maiale nel recinto sognavo di reincarnarmi in un ragazzo in una città, con tutte le comodità a portata di mano, con una macchina e chissà che altro. Ah sì. un computer.
Io odio il mio computer. Nella mia classifica delle perdite di tempo è in testa, da sempre.
Al secondo posto c'è il tempo speso per spostarsi da un posto all'altro. che ne so, dal letto al computer. Al terzo posto il tempo aspettando che si accendesse, o che si sbloccasse durante uno dei suoi frequenti momenti di mona. Di solito aspetto che riparta premendo tasti della tastiera a caso. e cliccando. su tutto quello che vedo. è come se tu fossi impegnato in qualcosa che assorbe tutta la tua attenzione, lo stai per finire ma non puoi mai perchè il deficiente cui devi fare questo lavoro ti importuna con continue domande.

come macchina volevo la 320D, adesso la Prius. No, in realtà ho scoperto un sottile collegamento:

Prius: Alvise con relazione stabile, lavoratore, sicuro.
BMW 320D: Alvise senza relazione stabile, non lavoratore, depresso.

Alla fine prenderò entrambe, così alterno i giorni invece di trovarmi con una macchina che non mi riflette.

eh già.. che problemoni. La reincarnazione è pubblicità diseducativa.
ho l'inspiegabile desiderio di correre fuori nella pioggia battente, strapparmi le vesti ed urlare a squarcia gola: NON STA PIOVENDO, NON STA PIOVENDO.

penso che nella prossima mia vita sarò un cerotto dermostatico. In Afghanistan.

giovedì, settembre 14

Ventitrè anni e non sono ancora morto.
Dovrei.
Primi 3 minuti di allenamento. Sono nel garage ad aspettare, ma gli altri sono già cambiati di sopra a tirare. Vorrà dire che rinuncerò al riscaldamento.

Primi 10 minuti di allenamento. Mi cambio. La velocità con cui si muovono le mie membra è surreale. Mi ricordo di un movimento così solo in coda,immobile, collassato, con la cioccolata che bolliva, dimenticata, sul cruscotto, i miraggi sul sedile posteriore e i passeggeri della macchina vicina che bussano sul mio vetro. Apro una fessura del vetro. Mi aspetto sabbia sahariana che scenda sul sedile ma no. Mi guardano. Li guardo. Dico: "Coda..siamo in coda". Richiudo il finestrino.

Primi 20 metri di campo. La fastidiosa sensazione di avere un trapano da muro acceso nello stomaco si intensifica. Deve essere la milza. Non pensavo di avere ancora una milza. In quel momento farei volentieri a meno.

Primi 30 minuti di gioco. L'arcangelo Gabriele mi comunica che partorirò a breve. Una milza. Speravo fosse maschio. L'arcangelo Gabriele alza le spalle e scompare.

Primi 200 metri di campo. Penso che alla fine sono sempre stato curioso di sapere come potesse essere al di là. Spero solo di non reincarnarmi in una Gazzella. Lo odierei. Meglio un Fagiano. Non so ancora perchè.

Ultimi 20 Minuti di gioco. Fede spiega a me e Roy uno scherma per il 3 vs 3 continuato. Ho l'incontenibile desiderio di imparare a fare una ballerina con gli origami. O anche un cigno. Lo schema penso consistesse nel correre dall'altra parte, agitarsi in modo confuso, osservare la parabola della palla verso il canestro e allungare le mani verso di lei nel caso non entrasse. Penso di essere stato bravissimo.

Ultimi 10 minuti di gioco. Ho ricordi confusi di quei momenti. Penso qualcuno mi abbia chiesto il significato di "caducità". Però era una voce fuori campo, e non avevo i sottotitoli. Sotto il punto di vista cestistico sudavo parecchio.

Ultimi 3 minuti di gioco. Ho la sensazione che anche la Gazzella possa andare bene. Il migliore sarebbe in assoluto il maiale.

Ultimo minuto di gioco. Ventitrè anni..sono tanti, possono bastare. Ma soprattutto: simone che ne ha il doppio... come fa?

Doccia. La sensazione di gelo e calore immenso si alterna costantemente. è come essere una lattina che passa dalla borsa del ghiaccio al barbeque.

20 minuti dopo l'allenamento. Continuo a sudare.

Non leggere questo blog.

Leggi il prossimo.che ci stai a fare qui?eppure la gente passa.. bah. Magari un giorno gli permetto di commentare. oggi no.

oggi allenamento. da un sacco di tempo. ma proprio un sacco.
e rivedi gente che non vedevi da un botto. e non la saluti: naturale direte.
mica tanto dico. ma è la vita,e i Muse confermano.

Change,
everything you are
and everything you were
your number has been called
fights, battles have begun
revenge will surely come
your hard times are ahead

best,
you've got to be the best
you've got to change the world
and you use this chance to be heard
your time is now

change,
everything you are
and everything you were
your number has been called
fights and battles have begun
revenge will surely come
your hard times are ahead

best,
you've got to be the best
you've got to change the world
and you use this chance to be heard
your time is now

don't,
let yourself down
don't let yourself go
your last chance has arrived

best,
you've got to be the best
you've got to change the world
and you use this chance to be heard
your time is now

Muse - Butterflies And Hurricanes

e ti senti all'improvviso che i luoghi parlano, confermano raccontano e non stanno mai zitti.
e ti accorgi forse che si cresce e non si può impedirlo. Lo vedo nei volti delle persone che mi circondano. lo vedo perchè se sovrappongo una foto adesso e prima vedo il movimento. E ancora non so come fermarlo stò cazzo di movimento. Perchè prima si era amici e ora compagni di basket? perchè prima il Torino ed ora cocci, sparsi per terra, che dà fastidio calpestarli, che stridono al mio passaggio? Perchè prima si era... ed ora...

non che parli con nostalgia. Non che si stesse meglio quando si stava peggio. No no. Rovescia l'immagine, è come muovere un quadro, o spostare uno specchio e fermarsi ancora a fissare il muro pallido e sorridere di quanto si è stupidi e intanto ascoltare quello che le luci, i tavoli, gli scaloni hanno da dirti. Di come ti sorridano beffardi dicendoti: "Io son quello di prima.. e tu?"

No no non va bene così, non va un cazzo di bene. Perchè se tutto cambia così nello spazio di un anno cosa ci stò a fare i programmi con Lei? cosa mi aspetto dalle persone che ora mi circondano, che ora cerco?

"Io son quello di prima... e tu?" e vorrei che il ghiaccio congelasse tutto e non facesse muovere nulla. Meglio così, anche se è in Spagna, che avere altre pietre, altri alberi e cartelli che mi dicono: "Io non cambio mai. e tu?"

Non leggere queste righe, non dicono nulla, non vedi? Son solo farneticazioni che senza musica non vogliono dire nulla. Senza colonna sonora non si capisce...

lunedì, agosto 14

Libertà

Ne ho piene le scatole di tutti quei fanfaroni che cianciano di libertà senza sapere cosa sia.
Ne ho piene le scatole degli ipocriti che ricoprono il mondo. Sì, lo ricoprono in modo uniforme perchè non ne ho mai visti due insieme. Quasi per una strana legge magnetica riescono a evitarsi costantemente, scivolano tra le persone e appena possibile aprono la bocca e chiudono gli occhi come gli squali.

No, decisamente a loro preferisco le balene, molto più socratiche. Si nutrono di piccole creaturine che nessuno vede, se ne nutrono a milioni, piccole idee cui nessuno presta attenzione eccetto loro. Le balene vivono di dettagli, di parole e non discorsi. E le balene vedono lontano, battono gli oceani palmo a palmo per trovarle e non sono attratte dall'odore del sangue. Anzi, salgono addirittura in superficie a respire ogni tanto, e certe volte si mettono ad agitare le pinne fuori dall'acqua tanto che sembra che vogliano, e riescano a volare.

Gli squali tutto questo non lo fanno, corrono dietro a ciò che sanguina e lo sbranano, senza nemmeno sapere cosa ingoiano. Non mi vengano proprio loro a dire cosa è giusto o sbagliato... Posted by Picasa

mercoledì, luglio 19

La fine degli Strani Giorni

Sono tornato a Venezia, ovviamente per starci pochi giorni. Peccato per le cose che vedo, ma penso le separazioni e divisioni tra persone siano prima di tutto il frutto di obiettivi e idee differenti, di situazioni che non sono compatibili, di...chissà.
Fa un poco di malinconia avere la certezza che sicuramente questo inverno non ci saranno pizze al planet con 20 persone, o serate in giro con altrettante. dà come un'idea di decandenza, un sapore metallico, amaro, anzi, birra rossa, una birra amara ma buona, un gusto che fa ricordare ma contemporaneamente cancella le sensazioni di quel ricordo, lasciandolo così, come una cartolina, come una riga scritta.Se ci penso mi vengono in mente profumi, e colori che appartengono solo a quel mondo. Pazienza, ancor prima che fosse palese mi ero già scavato la mia vita al di fuori del guscio, salvando solo le cose che ritengo importanti e tralasciando il superfluo. Rimangono solo poche cose di questo anno che è passato e che ricomincia, per me, a settembre. Le sensazioni sono state così forti che mi sembra che da gennaio siano passati dieci anni, come dopo una lunga e fredda pioggia mi sento pulito, rinfrescato, il passato non esiste più e c'è solo cominciare. Mi piace, ho vissuto in un limbo per anni, è anche ora di smetterla, di staccarsi dalle delusionifantasieemozioniricordi adolescenziali o giù di lì. ho voglia che le persone non mi riconoscano più mentre parlo, che non trovino punti di contatto tra l'alvise di marzo e alvise di agosto, che sia un luogo e momento che solo io e lei possiamo condividere.
è la fine degli strani giorni, perchè non c'è più un passato che conti, non sono più quel passato. Posted by Picasa

lunedì, luglio 17

Benzina e Birra

Birra: perchè la testata di zidane oltre a infastidirmi ha rovesciato la birra che avevo accanto. Per terra. Una media. Tutta.

Benzina: perchè il pieno bisognava farlo prima della finale, dato che già dalla mezzanotte i prezzi avevano superato 1.4 € al litro. Forza italia, se vinceva l'ucraina risparmiavo. Una birra e la benzina.

Birra: perchè i tedeschi a lignano non comprano birra, la deportano. Se uno non si presenta alle sette di mattina davanti al supermercato deve acquistarla online da una birreria norvegese, e corre il rischio che il camion venga assaltato.

Benzina: perchè davanti a casa mia, sulla spiaggia, si danno appuntamento le coppiette di scambisti. Con la decapottabile e la luce accesa in macchina. Non ho più problemi di zanzare in camera.


Birra: perchè quando trezeguet ha sbagliato il rigore, lui che non ha giocato molto perchè era di ascendente scorpione ma pur essendo bilancia, ho pensato che forse Domenech non ha avuto tutti i torti a tenere fuori gli scorpione dalla rosa dei convocati.

Benzina: perchè non ne avrei avuto bisogno se invece di una mini fosse passato per l'incrocio il camion di un polacco ubriaco quando non mi sono funzionati i freni. Non comprerò mai più una macchina usata, neanche una bici usata.


un ultima cosa:

E la mamma di zidane
e la mamma di zidane
stà in vetrina ad amsterdam!
amsterdam!
amsterdam!

lunedì, maggio 22

Material Boy

Le domando: "Pensi di essere materialista?"
Lei mi risponde: "Forse"
Ribatto: "Anche io penso di esserlo, ma non si applicava all'immagine che gli altri avevano di me"
E allora lei: "Con me puoi farlo, possiamo essere benissimo materialisti"
Finisco: "Sì, possiamo essere benissimo noi stessi" Posted by Picasa

Everest

Ho voglia di Everest. Ho voglia di Nepal, ho voglia di sentire l'aria rarefatta, di camminare nel ghiaccio, di... cielo. Posted by Picasa

mercoledì, maggio 10

Pensiero

pensiero della sera.
pensiero che rimane lì, al confine della coscienza, senza voglia di interrompere la vita. Rimane solo lì ed è anche bello osservarlo da distante, contemplarlo come una vipera dietro un vetro, o una fiamma di candela tra fiori secchi pronti a bruciare e tramutarsi in polvere.

è bello trovare qualcuno senza pretese, senza quel letale desiderio di esser felice, ma semplicemente di voler vivere secondo quello che si desidera, la felicità un prodotto del fare quello che si vuole.

CI sarebbe tanto da raccontare ma un BLOG non è il luogo adatto...

dico solo, come il mitico blues brother.... VEDO LA LUCE

mercoledì, maggio 3

Sogno

Faceva Freddo. Un freddo con la F maiuscola, un gelo che penetrava le ossa. Camminavo senza vedere dove andavo perchè l'aria quasi cristallizzata, densa di fiocchi di neve che turbinavano veloci, mi impediva di alzare lo sguardo.
Le mani erano rosse e pulsavano già. D'sistinto proseguivo ed intanto pensavo a cosa avrei fatto nel momento in cui le gambe non avrebbero retto più, le neve mi avesse coperto la faccia, la schiena piegandosi un'ultima volta si fosse appoggiata, lasciandosi ricoprire di bianco.


Un messaggio, mi risveglio, apro gli occhi, leggo, mi riaddormento, ritorna il freddo. Posted by Picasa

giovedì, aprile 27

Venezia-Codroipo-Rijeka-Zagrabia-Graz-Klagenfurt

C'è una sottile linea che collega questi luoghi. è una linea fatta di emozioni, di sentimenti, di scoperte e conferme.
Sono stati giorni intensissimi e passati troppo velocemente. Ma c'è anche la sensazione di aver costruito qualcosa, o forse, più semplicemente, aver osservato crescere qualcos'altro. è la sensazione di aver fatto un passo indietro e finalmente riposato da...tutto il resto.

E mentre i km, tanti, passavano sotto le gomme dell'auto ed i discorsi si mescolavano, ritornavano in superficie per poi riaffondare lenti, lì, in quei paesaggi per la prima volta attraversati sentivo una tranquillità sconosciuta. e mi piace, un sacco.

venerdì, aprile 21

Vado...

Ma poi torno. Un bacio e buon weekend... :) Posted by Picasa

mercoledì, aprile 19

Pollo con le Mani

Avete presente il desiderio infantile, quasi sempre frustrato dalle parole della mamma, di mangiare una cena senza posate?

ecco, l'abbiamo fatto e lo rifaremo!
Unica cosa: non chiedete un piatto in più. costa un euro! Posted by Picasa

martedì, aprile 18

La mitica brandina

Ecco l'Intrepido Ale che affronta la terribile brandina in quello che poi, una volta domata, si risolverà in un appuntamento galante.. A tutt'oggi la brandina nega ci sia alcuna relazione con il Nostro. Posted by Picasa

Terrazza

La terrazza la vedo come una zona franca, uno spazio di confine. Un pezzo di tetto strappato dalle tegole e regalato allo scalpiccio umano.
Siamo troppo abituati ad avere sei pareti intorno a noi, siamo troppo abituati a non sentire il vento sulla pelle, a osservare la vita che non sia quella umana. Viviamo in case che sì, sicuramente sono calde ed accoglienti, ma sono anche bocce di cristallo dalle quale usciamo solo se necessario.

Diciamo:"ci troviamo fuori stasera?" "Usciamo?", come se realmente ci fosse un reale divario tra casa e non casa. La terrazza invece spezza questo confine, è l'ora d'aria, è cominciare a liberarsi, togliendo una delle pareti, rimandendo con 5.

è desiderio di insicurezze, di benedette insicurezze che ci cancellino quel mondo di illusioni, di grandi progetti, di "cosa farai della tua vita dopo?", di paura di perdere ciò che si ha, di accontentarsi.

Oramai con illuminazione artificiale, condizionatori e simila non abbiamo nemmeno più bisogno delle finestre. In Giappone una casa senza finestre è assolutamente accettabile per un giovane studente universitario. Chi ha le finestre le usa per vedere se fuori piove, ci mette le tende per non mostrare cosa c'è dentro la casa, le apre per chiudere ed aprire i balconi: retaggio antico, oramai ci sono le tapparelle elettriche o il vetro camera. Una terrazza non ha finestre, la natura non ha finestre. Le tane degli animali sono rifugi necessari, non abitazioni.

Sorrido pensando ai libri per bambini, ai personaggi di quei libri, uno su tutti l'orsetto giallo Winnie the Pooh: lì gli animali, anzi i pupazzi di animali, vivono in abitazioni scavate nel tronco degli alberi, ed hanno piccole finestrelle.

Per questo la terrazza mi piace. Non ci sono finestre, si usano le piante anzichè le tende, si sente il vento addosso anzichè il flusso rumoroso di un condizionatore. Se fa caldo si suda, se si ha freddo ci si copre.

Blog Gemello


é nato oggi, ma in realtà è il fratellino del blog più immediato da leggere: http://spaces.msn.com/StatuaSommersa

Il perchè è presto detto: msn spaces, per un problema di browser non mi permette di postare fotografie, e dato che la comunicazione non è mai solo verbale, ma anche immaginifica, sensoriale, il bisogno di mostrare certe idee piuttosto che solamente descriverle a caratteri tipografici si era fatto troppo impellente.
Da qui nasce questo blog. sicuramente meno "nobile" e "spontaneo", ma non meno vero. cercherò, come con splinter, di postare su entrambe le pagine gli scarsi messaggi che scrivo, non posso promettere che ci riuscirò, anzi.

Baci e Abbracci
Alvise