lunedì, ottobre 9

Per Arte, Per Arte Si Muore

Sull'altro blog ho ricopiato quello che ha scritto qualcun'altro. Ma l'ho fatto qualcosa che sembra molto tempo fa, perchè in questo lasso, in questi minuti, forse un'ora, ho letto, ho cercato, ho passato tante pagine, ho aperto un'enciclopedia, poi un'altra. Sono passato da gli orrori dell'ice pick della lobotomia "lampo" dello Psicologo Freeman al suo scritto, Dio è Morto, con il quale è comparsa per farsi esaminare all'esame di liceo. Ho letto e osservato questa donna che non conoscevo fino ad un'ora fa, l'ho trovata neppure so come. Se volessi ritrovare, seguire all'indietro il filo sottile di pagine che mi ha portato a leggere la sua storia rischierei di perdermi. Mi è piombata addosso, e non mi abbandona ancora, vorrei non mi abbandonasse mai. Non mi abbandona perchè il martirio è facile leggerlo sui libri che parlano di Storia, di torture avvenute 300 anni fa. Ma così.. cazzo, non è facile.


Vorrei svegliarmi ogni giorno della mia vita e sentire, sì sentire quel calore che mi avvinghia le viscere adesso, la sensazione di impotenza mentre leggo e penso alla tragedia sua e di migliaia di persone che l'hanno vissuta simile, peggiore forse, più lunga, più disperante.

Elettroshock, vasche gelide, inibitori, stupri.. è una donna che, non mi è difficile definire bellissima. La sua immagine mi ipnotizza. ed è una martire, una di quelle vere, che si trovano solo nelle favole, solo nelle menti degli scrittori che riversano odio sulla carta perchè tanto, lì, non può fare male a nessuno. Vorrei quasi che non fosse esistita, che non ci fosse una storia da raccontare che parla di una donna bellissima, di una donna che ha dimostrato, nella solitudine di una cella di manicomio, tra torture giornaliere senza scopo, ha dimostrato la sua energia di fronte alle vigliaccate che la volevano distrutta, ebete, brutta forse, sconfitta.
Perchè alla fine viene sconfitta, viene dimessa e va a lavorare come sguattera in un hotel di lusso, e la gente continua a seguirla, i giornali la fotografano mentre si muove, sconfitta, con una scopa in mano in un luogo dove prima, dieci anni fa, si ubriacava e prendeva medicine per controllare il peso.
Certo, se fosse finita così, ubriaca e ricca, non avrebbe la mia compassione. Sono un bel ipocrita, lo so. Ma è quello che le hanno fatto che la rende limpida ai miei occhi, è la tortura che trasforma il martire. e lei di tortura ne ha subita ogni giorno della sua prigionia, ogni giorno. Era una comunista forse, chi lo sa. parlare di comunisti in america è ridicolo, ma è il Maccartismo, è la vittima sacrificale. L'america deve vederla sconfitta perchè comunista e chissà quante sue sorelle sono morte, in URSS, per la stessa ragione, per aver rifiutato l'abiura, magari per aver detto NO a quella violenza gratuita, perchè è tutta una questione di essere ostinati, di vedere nel proprio rifiuto il riscatto alle violenze, agli abusi, alle torture. Grazie Frances, grazie perchè pensando a te penso a chi è nella tua situazione adesso, e spero che tra un pò di anni ci sia qualcuno che, come me, ne parlerà così. Posted by Picasa

Nessun commento: